Come potrei inaugurare la rubrica mamma in Sardegna in cucina se non con il piatto preferito da Alessia e Martina!
I ravioli sardi conosciuti anche con il termine “Angiulottus”, cioè agnolotti, sono una specialità culinaria tipica della Sardegna, dove ne esistono diverse ricette a seconda della zona.
Con le feste ormai alle porte e le giornate sempre più corte, perché non dedicare un pomeriggio alla preparazione dei ravioli? Con l’aiuto delle bimbe naturalmente!
Di ricette di ravioli ne ho sentite e assaporate diverse, ma vi darò la ricetta che usava mia nonna, dunque ampliamente testata ormai da tre generazioni.
Per la ricetta vi occorre
Per la pasta:
- 500 grammi si semola fine
- 5 uova
Per il ripieno:
- 2 uova
- 500 grammi di ricotta di pecora
- 500 grammi di bietole o spinaci
Per il condimento:
- 200 grammi di salsa di pomodoro fresco
- pecorino quanto basta
Ecco come li prepariamo:
Per l’impasto amalgamiamo la semola alle uova intere aiutandoci aggiungendo acqua salata un po’ per volta. Quando l’impasto risulta liscio e omogeneo lo lasciamo riposare coperto da un panno per circa 30 minuti.
Per il ripieno lavoriamo la ricotta con una forchetta unendo le uova e sale quanto basta. Una volta lavate, lessate e strizzate mescoliamo le bietole all’impasto di ricotta.
A questo punto stendiamo la pasta creando due sfoglie sottili aiutandoci con la macchina per la pasta. Incarico di Martina!
Disponiamo il ripieno con un cucchiaino formando delle palline ben distanziate tra loro. Copriamo con l’altra sfoglia e premiamo sui lati della farcitura per far uscire l’aria, in modo che in cottura la pasta non si apra. Compito che spetta alla piccola di casa Alessia.
Ora con l’apposita forma, “su mollu” in sardo, diamo forma e ritagliamo i ravioli.
Infine cuciniamo gli agnolotti in abbondante acqua salata. Saliti in superficie li scoliamo e li condiamo con la salsa di pomodoro fresco precedentemente preparata, e li spolveriamo con del buon pecorino sardo.
Buon appetito!
Provate e fatemi sapere nei commenti.
Bella ricetta, descrizione ottima dei passaggi per preparare questi ravioili. Aggiungo che i ravioli sardi originali si facevano senza uova. Solo semola di grano duro e acqua calda salata. La pasta con farina di grano tenero e uova è originaria di quelle regioni dove si coltivava il grano tenero che per essere impastato ha bisogno delle uova come legante. L’acqua calda nella semola provoca la gelificazione degli amidi e quindi non sono necessarie le uova. Tutto un altro sapore, provare per credere.
Bella ricetta ..li proverò sicuramente 😊